Lunedì 7 luglio - Partenza ore 9.40

Abbiamo dormito con tutte le finestre aperte per il caldo, c'erano però tante zanzare. Quando siamo pronti andiamo finalmente a vedere questa spiaggia, a quest'ora la strada è tutta libera così pure il parcheggio, sostiamo davanti al bar, dove ci salutano cordialmente e dove fa il bagnino un ragazzo napoletano. La spiaggia è bella ma molto sfruttata turisticamente, lo spazio libero è molto poco. Ci sono alte dune tra la montagna e la spiaggia che la rendono particolare. Per noi non è ancora l'ora del bagno e non vi sono posti all'ombra per cui decidiamo di proseguire verso Loutra Killinis. Ritorniamo sulla E 55 con direzione Pyrgos, dopo una cinquantina di chilometri troviamo la deviazione e arriviamo ad un bel parcheggio sterrato proprio sul mare (N 37° 53' 23” - E 21° 06' 41”). Ci sono altri camper con tendalini e tavoli, parcheggiamo vicino a loro, siamo al sole ma essendo ben ventilato l'interno del camper resta abbastanza fresco. Facciamo un fresco bagno, l'acqua è limpida anche se il fondo è sabbioso. Lasciamo, come gli altri, le finestre del camper aperte per le micie, tanto nuotando lo vediamo davanti a noi. C'è un chiosco-bar e un rudimentale wc doccia. A metà pomeriggio ci muoviamo nuovamente perché ci attendono ancora molte tappe. Leggiamo nella guida che qui vicino ci sono degli imperdibili bagni romani di fango termale di libero accesso, pertanto decidiamo di andarli a vedere ( N 37° 51' 31” - E 21° 07' 00”), effettivamente vi sono alcuni locali che si spalmano di fango recuperato da una canaletta d'acqua sulfurea, la struttura termale originaria è però fatiscente e completamente abbandonata, è recintata ed è impossibile accedervi. Delusi riprendiamo la marcia e, tornati sulla E 55, andiamo alla spiaggia di Skafidia ( N 37° 42' 01” - E 21° 19' 02”), la strada per arrivarci è stretta e tortuosa ma una volta giunti ci rendiamo conto che ne vale la pena, c'è parcheggio su uno sterrato con qualche albero ma noi, che ci fermiamo solo per una nuotata, proseguiamo per altri 10 metri e parcheggiamo su uno slargo della strada dove c'è l'accesso per il porticciolo. La spiaggetta è in una piccola baia circondata da scogliera, è molto carina, il fondo del mare è sabbioso con alcune roccette che affiorano e l'acqua è cristallina. Dopo un bellissimo bagno ci portiamo ad Olimpia per essere pronti domani mattina per la visita al sito archeologico. Arriviamo verso le 19.00 e cerchiamo il campeggio più vicino al sito. Il piccolo campeggio Diana, ai piedi della collina e a 5 minuti dal centro, è a conduzione familiare, il gestore ha 91 anni ed è arzillo e pimpante, parla anche italiano e ci spiega in un quarto d'ora buona parte della mitologia greca; ci ordina il pane per domani e ci avvisa che possiamo andare al sito a piedi, ci fornisce una cartina col percorso e ci invita a lasciare il campeggio con comodo, nel pomeriggio. I servizi sono longevi come il proprietario ma abbastanza puliti, c'è possibilità di scarico di wc chimico e una piscina. La serata è calda e ceniamo fuori con una bella tagliata di chianina scongelata per l'occasione.
km percorsi 140

 

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