| Domenica 29 giugno - Partenza ore 12.20 
		Al mattino 
		facciamo le cose con calma, tanto quando ieri abbiamo pagato, ci hanno 
		detto che potevamo lasciare il campeggio quando volevamo e perché, siamo 
		tutti due piuttosto chiusi e raffreddati. Quando siamo pronti prendiamo 
		direzione Porto Katsiki (N 38° 36' 10” E 20° 32' 57”), la strada fino a 
		Komilio non presenta grandi difficoltà mentre l'attraversamento del 
		paese crea qualche problema nello scambio poiché la strada ha la stessa 
		larghezza del camper; dopo qualche chilometro notiamo delle belle 
		terrazze con tavoli apparecchiati, che si affacciano sulla veduta di una 
		bella baia, poiché è ora di pranzo decidiamo di fermarci e poiché 
		parcheggiamo proprio di fronte, lasciamo il camper tutto aperto così 
		entra un po' di brezza per le micie. Mangiamo del buon pesce e un'ottima 
		mousaka. Dopo una bella sosta torniamo al camper e proseguiamo per la 
		nostra destinazione. Gli ultimi 5 chilometri sono in una strada molto 
		stretta, tutta buche e fronde di alberi, arrivati a 200 m. dal grande 
		parcheggio strapieno di auto, l'andamento della strada è in forte 
		discesa con repentina salita, anche qui il nostro veicolo non può 
		transitare incolume, e comunque difficilmente avremo trovato posto, dato 
		che ci sono vetture anche sul piccolo slargo della strada. Ci fermiamo 
		anche noi sullo slargo per godere il panorama: 3 piccole baie che si 
		susseguono, raggiungibili con gradinate, e un mare caraibico. Veramente 
		amareggiati, poiché il luogo è magnifico proseguiamo per Vasiliki, 
		ritorniamo fino a Komilio, per evitare le stradine interne, e da qui 
		prendiamo la deviazione per la nuova destinazione, acquistiamo del buon 
		miele di timo da uno dei numerosi banchetti che si incontrano lungo la 
		strada. Vasiliki è un piccolo paesino con una spiaggia sassosa e un 
		porto turistico. Sostiamo senza problemi al porto (N 38° 37' 40” E 20° 
		36' 25”) e facciamo una passeggiata lungo i numerosissimi ristoranti 
		della banchina del porto. Poiché stiamo ancora facendo digestione non 
		possiamo fare il bagno proseguiamo il viaggio con destinazione Syvota, 
		ad una decina di chilometri. Qui vi è una baia adibita esclusivamente a 
		porto turistico, fatta eccezione per alcuni pescherecci, non c'è 
		spiaggia. Parcheggiamo nell'ampio piazzale, dove volendo si può anche 
		dormire (N 38° 37' 30” E 20° 40' 53”), e percorriamo tutta la baia 
		costeggiata da ristoranti e qualche negozio di souvenir e alimentari. Le 
		barche ancorate sono una più bella dell'altra e ci chiediamo quante 
		tasse paghino i proprietari di quelle italiane. Poiché il posto non 
		offre null'altro ed è presto per fermarci per la notte, andiamo ancora 
		avanti per l'ultima tappa di oggi, che è Poros.  Anche qui c'è una 
		piccola baia con una spiaggia di bianchi sassolini e un'acqua 
		cristallina, non vi è possibilità di sosta per i camper pertanto usiamo 
		l'accesso dalla spiaggia per entrare al Poros Camping (N 38° 38' 23” E 
		20° 41' 47”), avevamo visto un accesso anche scendendo alla spiaggia, ma 
		è una stradina stretta e molto ripida, da evitare. Il campeggio è molto 
		piccolo ma molto ben ombreggiato, i servizi sono molto belli e puliti, 
		con carta igienica, sapone e fon, i migliori trovati finora. Nel prezzo 
		è incluso wi-fi, la piscina con profondità massima m.2,70, c'è e lo 
		sconto del 10% alla taverna, il tutto un po' scomodi perché si trovano 
		nella zona dell'ingresso alto (97 scalini). Vi sono inoltre a 
		disposizione lettini, sedie e tavolini da portarsi dove si desidera, c'è 
		anche un bel barbecue con tavoloni | 
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