Sabato 8 giugno - Partenza ore 10.30

La notte è stata meno rumorosa del previsto e siamo riusciti a riposare. Facciamo gasolio e chiediamo di poter lavare il parabrezza poiché non ci vediamo più per la sabbia che si è depositata, partiamo, sempre accompagnati da un forte vento, con destinazione Boujdour, percorriamo sempre la N1, sempre stretta e frastagliata ai lati, ma con meno via vai di camion, il panorama è piatto, uguale per tutti i 185 km., pertanto risulta molto noiosa, unico diversivo qualche mandria di dromedari sul lato strada, vi sono molte femmine con piccoli, fanno davvero tenerezza. A circa metà strada siamo fermati da un posto di blocco dove ci controllano i documenti e si trattengono le fiches d'identification che avevamo già compilate, così ci mandano via velocemente, invece al successivo posto di blocco, all'entrata di Boujdour, non avendo altre fiches, il controllo si fa lungo (10') e ci costa due birre. Decidiamo di fermarci al campeggio Sahara Line (N 26° 7’ 34.63” – W 14° 29’ 3.63”), anche se il paese non offre molto ed abbiamo ancora alcune ore di luce, poiché per arrivare alla penisola di Dahla, mancano ancora circa 350 km e temiamo che tra la strada difficoltosa, i vari controlli e le soste panoramiche (speriamo) di arrivare a notte inoltrata. In paese, poiché non abbiamo le coordinate, cerchiamo il campeggio e dopo vari giri a vuoto dobbiamo chiedere a un vigile le indicazioni; il campeggio è vicino alla spiaggia e abbastanza vicino al centro. Ci posizioniamo a ridosso del muro di cinta perché il vento è talmente violento che fa traballare tutto il camper tanto che non possiamo aprire i finestrini per paura che vengano divelti, non ci muoviamo fino alle 19.00 quando il sole è meno forte. In campeggio, tanto per cambiare, siamo l’unico camper, vi sono inoltre un autobus e un fuoristrada dell’Onu, ed una macchina con la tendina sopra che non sappiamo come faccia a resistere alle raffiche di vento, l’area non è molto grande, chiaramente non c’è ombra, ma i servizi sono in buono stato e puliti, le docce calde si possono fare solo dalle 15.00 alle 24.00. Ci rechiamo alla spiaggia, 5 minuti a piedi, non è curata per il turismo ed è abbastanza sporca ma vi sono delle bellissime e grandi conchiglie sulla sabbia, magari domani mattina riusciamo a tornarci con calma, vento permettendo. In paese compriamo delle spezie e un grande telo malhafas (vestito delle donne sahariane) dipinto a batik (per l’incredibile prezzo di 70 MAD). Gli abitanti sono molto cordiali ed incrociandoci ci salutano calorosamente.

Km percorsi 178

 

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