Trinidad giorni 9 - 10 - 11 - 12 marzo

Dopo colazione abbiamo appuntamento con il nuovo autista che ci porterà a Trinidad, lo attendiamo per più di un'ora e quando arriva si giustifica con la scusa di una foratura,  scusa classica già sentita con il precedente autista, naturalmente l'auto è grande come la precedente se non più piccola e facciamo come sempre le lotte per farci stare tutti i bagagli, a differenza di Miguel questo autista parla pochissimo l'italiano ma riusciamo a capirci lo stesso. Dopo un paio d'ore di viaggio scomodo e di strada abbastanza bruttina arriviamo alla casa particular Hostal d'Nelson in Rosario n. 117e, questa non è una vera e propria casa come le precedenti ma è più simile ad una piccola pensione; le stanze sono su due piani e hanno le finestre che danno sul corridoio interno, in compenso c'è una bella terrazza con bar per mangiare e un'altra grande terrazza attrezzata con sdraio e poltroncine per la siesta. Abbiamo solo il tempo di depositare i bagagli in camera che subito ci attende la nostra guida in italiano e ci ritroviamo nuovamente abbinati agli amici conosciuti all'Avana, Nadia e Massimo con i quali consolideremo l'amicizia.
Trinidad è la città che ci è piaciuta di più sia dal punto di vista architettonico ma anche per il suo fascino, sopratutto alla sera, quando le vie e le piazze si animano di musica e balli. E'dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, ha un gran numero di edifici di epoca coloniale, dei secoli XVIII e XIX, che si affacciano sulle caratteristiche strade di selciato e sulle numerose piazze e piazzette dove si trovano i locali tipici in cui si mangia al suono di bande musicali. Girando per le viuzze ogni tanto si trova un portone aperto sul ampio cortile interno dove chiunque può entrare a ballare al suono della banda bevendo i classici cocktail cubani.
Da non perdere lo spettacolare tramonto che si può ammirare dalla plaza Mayor.
Alla fine della visita (un paio d'ore) la guida ci porta all'agenzia dove possiamo prenotare le attività per i giorni successivi, tutti assieme, visto che ormai la compagnia è affiatata, decidiamo per l'escursione in treno d'epoca alla valle de Los Ingenios e quella in Catamarano a Cayo Blanco. Il mattino seguente ci ritroviamo alla stazioncina dove prendiamo posto nel treno trainato da una locomotiva a vapore e con le carrozze d'epoca. Il percorso si snoda attraverso una vallata che fu la più estesa piantagione di canna da zucchero a Cuba. Il percorso comprende due soste, una a Iznaga, piccolissimo centro che ora vive quasi esclusivamente di artigianato e l'altra al museo dello zucchero a Guaimaro. La piacevole escursione dura circa 3 ore.
L'uscita in catamarano, che prevede il pranzo nell'isola, non è all'altezza delle nostre aspettative in quanto l'isola è molto piccola e la spiaggia è un fazzoletto, il mare però è bellissimo e ci dispiace enormemente di aver rinunciato all'immersione sulla barriera corallina per intolleranza al boccaglio. A spasso per la spiaggia troviamo una grande quantità di paguri  e due iguane. Dalle informazioni  che abbiamo, su quest'isola, e dai racconti di chi ci era già stato in passato ci rimane il dubbio che questa sia un'altra isola.
L'ultimo pomeriggio con un taxi ci facciamo portare alla spiaggia di Ancon a circa 15 chilometri da Trinidad, una lunga spiaggia di sabbia bianca con un bellissimo mare turchese.

 

Gallerie fotografiche

Hostal D'Nelson Trinidad Valle de Los Ingenios Cayo Blanco Playa di Ancon

 

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