Martedì 26 giugno - Partenza ore 9.30

Ci alziamo assonnati e nervosi dopo una notte traumatica, il cantante del ristorante ha smesso la sua performance alle 4.00 del mattino, ora in cui è ripreso il traffico udibile anche dal parcheggio dove siamo, nonostante la pineta. La giornata si presenta particolarmente calda. Partiamo con destinazione Antalia, per visitare il sito di Perge. La strada è bella, è un tratto nuovo a 4 corsie, il traffico è molto sostenuto e caotico. Si attraversano paesi e cittadine molto turistiche tipicamente balneari, qui è tutto molto curato, con fontane, giardini, centri commerciali, hotel e villaggi vacanze. Poi la strada lascia la costa e sale in montagna correndo tra belle pinete. Prima di arrivare ad Antalia, sulla dx, c'è l'indicazione della deviazione per Perge, si prosegue per due chilometri e si trova il parcheggio; accanto all'area asfaltata, vi è una pineta, molto ombrosa dove vi sono le macchine degli addetti al sito e qualcuno di loro che mangia o fa la siesta. Poiché noi ormai sappiamo di essere sempre ben accolti, ignoriamo il parcheggio asfaltato e ci infiliamo sotto agli alberi. Entriamo nel sito del 1000 a. C. (15 lire a testa) che vanta il più grande stadio dell'Asia minore, una porta romana, le terme, un grande Agorà, una via porticata larga 20 metri, il ninfeo, e fuori, sulla strada prima di accedere al sito, vi è il teatro, molto grande, ma chiuso per restauro da anni. La visita dura un paio d'ore, poi accaldati, torniamo al camper, dove si sta bene perché sotto gli alberi è anche un po' ventilato, (volendo si può passarci la notte). Pranziamo e durante la siesta facciamo amicizia con un gruppetto di lavoratori del sito che sono ancora in riposo in quanto vedendo le gatte si avvicinano e ci chiedono di accarezzarle. Riprendiamo il viaggio per Demre, la strada segue la costa con alti e bassi, il primo tratto è ancora di strada bella, poi ritorna la vecchia strada, passiamo una zona caratterizzata dalla coltivazione del pomodoro ed una di aranceti. I panorami sono molto belli e vediamo delle baie con l'acqua color turchino. Ci fermiamo sulle 18.30 seguendo le indicazioni della guida Vivicamper (N 36° 13.390' E 29° 59.309') presso un ristorantino su una spiaggia di sassi, ci sembra affollata e così proviamo a proseguire sulla strada per altri 400 metri dove si trova una spiaggia con sabbia, andiamo a vederla e scopriamo che è un' area protetta perchè ci sono le tartarughe Carretta Carretta, qui volendo si può fare campeggio libero o appoggiarsi a un ristorantino con servizi, noi però temiamo di insabbiarci, per cui torniamo indietro al primo ristorante, dove ci posizioniamo all'ombra di tre alberelli, che sono molto vicini ai tavolini, ma confidiamo che fra poco non ci sarà più quasi nessuno. Facciamo il carico d'acqua e quindi una bella doccia in camper perché i servizi con le docce sono alquanto spartani, poiché decidiamo di cenare lì, il gestore ci dice che non pagheremo la sosta, ma solo se volessimo l'allacciamento alla corrente ci costerebbe 25 lire, ma noi ne facciamo a meno. In spiaggia ci sono solo turchi e le donne entrano ancora in acqua vestite, non sentendoci nostro agio rimandiamo il bagno a domani mattina, sperando in un minor affollamento. Ceniamo lasciando il camper aperto tanto è a due passi da noi, mangiamo pesce e spendiamo 80 lire, tanto rispetto a come siamo abituati, ma ce lo aspettavamo perché questa parte del viaggio ci pare molto più turistica.

Chilometri percorsi 276

 

Gallerie fotografiche

 

 

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