Domenica 10 giugno - Partenza ore 9.35

Dopo una notte tranquilla ci rimettiamo in viaggio per Alcahoyuk, centro ittita dove vi è un sito archeologico ed un museo con resti pregevoli. Prendiamo la statale D30 per Arec, aspettandoci, secondo la descrizione di Vivincamper, strade di montagna strette e difficoltose, invece troviamo una strada a due corsie per senso di marcia con discreto fondo stradale, siamo circondati da montagne molto verdi e la strada corre lungo una vallata a fianco di un fiume, il verde però non è molto usufruibile perché c'è un notevole dislivello a bordo strada, dopo circa 25 chilometri dalla partenza troviamo un chiosco con wc e acqua e lungo la strada vediamo qualche fontana. Da Arec prendiamo direzione Kastamonu, sempre sulla D30, troviamo un'area con tavolo e fontana dove ci fermiamo per una breve sosta (N 41° 21.466' E 33° 40.471') poi proseguiamo e da Kastamonu prendiamo la 75 per Tosya e quindi la 100 per Osmancik. Ci fermiamo a pranzare su uno slargo lungo la strada. C'è un bel sole ed è un po' ventilato. Procediamo tra le montagne ricche di vegetazione, sembra di essere sulle Dolomiti, ma anche se raggiungiamo quota 1.650 m. di altezza mancano le rocce e le cime brulle. Tutto il percorso è disseminato di fontane, alcune non ci sembrano però invitanti, assomigliano di più ad abbeveratoi, altre sono fontane vere e proprie ed in genere c'è gente ferma che si approvvigiona o si riposa. La strada è tutta a due corsie per senso di marcia con buon asfalto, si attraversa un’ampia zona coltivata a risaie che arrivano fino a bordo strada; prendiamo la direzione per Corum e da qui la statale per Ankara e dopo pochi chilometri troviamo la segnalazione per Alcahoyuk, si percorrono circa 30 km. su una strada stretta con asfalto discreto immersi nella campagna, dopodiché si arriva al paesetto e quindi al parcheggio del museo, dove siamo gli unici turisti; qui ci sono 2/3 piccoli bar e ci chiediamo se siamo giunti nel posto giusto poiché il luogo non ha proprio l’aspetto di un sito turistico anzi, sembra di essere in un villaggio dove il tempo si è fermato. Ci sistemiamo per la notte e poi scendiamo a sgranchirci le gambe, uno di questi localini ha appena chiuso e la coppia di proprietari ci viene incontro con due ciotole di terracotta, una con dello yogurt fatto in casa e l’altra con dei funghetti molto particolari, ce le offrono con modi molto affabili e ci invitano a prendere il the in casa loro, noi decliniamo l'offerta e chiacchieriamo un po' (per modo di dire), chiediamo loro se è possibile la  sosta notturna e rassicurati sulla sicurezza e tranquillità del posto. Rientrati in camper ceniamo e ci gustiamo i loro prodotti, inutile dire che lo yogurt è davvero buono.

Chilometri percorsi 429

 

Gallerie fotografiche

 

 
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