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Mezzo: Knaus Van I 650MG su Fiat Ducato 130
Equipaggio: Roberto: guidatore, Michela: navigatrice, Habibi gatta di camper

Periodo: 3 luglio - 25 luglio 2022

Questo viaggio alla scoperta del Montefeltro e dei Monti Sibillini, inizia in Emilia Romagna per proseguire nella Marche con un piccolo sforamento in Umbria. Le soste sono condizionate dalla presenza o meno di ombra in quanto abbiamo  a bordo la nostra gatta e non possiamo lasciarla in camper sotto al sole cocente.

Domenica 03 luglio

Partiamo alle ore 14:00 con destinazione Sant’Agata Feltria, decidiamo di percorrere solo strade statali. Arriviamo verso le 18,00 all’area camper  gratuita (N 43.86405 E 12.20546) che è ben segnalata e si trova proprio alle porte del piccolo borgo. L’area è molto grande, su asfalto, ben alberata, con stalli ampi con possibilità di aprire il tendalino e stare all’esterno con tavoli e sdraio e aiuole verdi usufruibili, ogni stallo è dotato di colonnina per l’elettricità che è a pagamento (€ 0,40 all’ora), vi sono un moderno camper service molto pulito e i bidoni per la raccolta differenziata.
In due passi si è nel borgo dove c’è una piazzetta con il bel teatro Mariani del 1600, piccolo ma molto carino, è in legno ed è il più antico teatro in legno d’Italia (offerta libera), dei bar pizzeria e vari negozi di alimentari; superata la chiesa di trova il bel castello delle fate, che non visitiamo perché chiuso lunedì e martedì, ai piedi della salita per il castello vi è un panificio ove copriamo dell’ottimo pane e la tipica spianata; da qui si sale al convento di san Girolamo con una bella chiesa. Ci sono tre belle fontane, molto simpatica quella della chiocciola. Sebbene l’area sia frequentata è tranquilla e pulita, c’è chi ci passa le ferie perché è un po’ come essere in campeggio, noi rimaniamo anche il giorno seguente.

Km percorsi 217

Martedì 5 luglio

Prima di lasciare Sant’Agata facciamo un’ ultima passeggiatina per il borgo poi ci dirigiamo a Petrella Guidi, è un piccolissimo borgo dove parcheggiamo lato strada poiché non vi è altra possibilità. Fa un gran caldo ma ci avviamo lungo una stradina in salita e giriamo attorno a questo gruppo di casette molto ben restaurate fino ad arrivare alla rocca, in mezz’ora vediamo tutto ma vale la pena perché e molto coccolo.
Proseguiamo e prima di arrivare a Pennabilli troviamo con gran fortuna, uno slargo all’ombra per pranzare. A Pennabilli non è più accessibile ai camper il parcheggio davanti al municipio per cui ci sistemiamo in uno sterrato lungo la strada. E’ un bel borgo tra i castelli di Penna e Billi,  giriamo per le sue stradine su e giù e nonostante il gran caldo apprezziamo questo luogo, il borgo è tutto abitato e le case sono tutte ristrutturate a regola d’arte.
Ripartiamo e raggiungiamo Carpegna, ci fermiamo all’area camper gratuita (N 43.835920, E 13.041590) di fronte al parco delle Querce, a 300 m. dal centro. L’area è dotata di colonnine elettriche a pagamento (€ 0,60 all’ora), carico e scarico gratuiti ed area ecologica, nonostante sia lato strada si è rivelata tranquilla ed abbastanza ombreggiata.  Verso sera ci rechiamo a visitare il centro con il suo notevole palazzo dei principi, tornando al camper ci fermiamo al ristorante pizzeria da Silvana dove gustiamo piatti particolari veramente ottimi (finalmente assaggiamo il decantato crudo di Carpegna) senza svenarci.

Km percorsi 41

Mercoledì 6 luglio

Quando siamo pronti ci muoviamo verso Monte Cerignone, subito fuori Carpegna ci fermiamo per visitare la Pieve romanica di San Giovanni Battista, arrivati all’area camper scopriamo che non è accessibile a causa di lavori di rifacimento stradale per cui parcheggiamo lato strada e andiamo a visitare questo piccolissimo borgo che ha comunque un suo fascino. Da qui ci dirigiamo a Macerata Feltria, arriviamo all’area camper gratuita (N 43.80084 E 12.42879) ad un paio di chilometri dal centro storico, l’area si trova vicino ai campi da tennis ed in prossimità di un laghetto turchese da dove parte un sentiero vita, il fondo è di ghiaino e su un lato vi sono degli alberi che però non fanno molta ombra, vi è un camper service ben tenuto e colonnine per allaccio elettrico. Per visitare il borgo antico ci spostiamo col camper al parcheggio del cimitero, con questo caldo evitare di camminare sulla strada asfaltata è una gran cosa. Anche questo borgo è carinissimo e molto ben tenuto, saliamo fino al castello ma non visitiamo il museo perché è chiuso. Torniamo all’area camper che è ora di cena per cui mettiamo fuori tavolo e sedie e mangiamo, la tranquillità è assoluta poiché a quest’ora ci sono solo un paio di coppie che fanno fitness.

Km percorsi  22,5

Giovedì 7 luglio

La prossima meta è Pietrarubbia, prendiamo una deviazione su strada stretta e dissestata ed arriviamo ad uno sterrato dove termina la strada e si può parcheggiare comodamente. Qui c’è un piccolissimo borgo molto ben ristrutturato, veramente un gioiellino, prossimamente dovrebbero aprire una locanda ed un piccolo museo; alla fine del borgo c’è una torre dalla quale parte un sentierino che conduce ai ruderi del castello, l'accesso al mastio è interdetto ma la recinzione è stata divelta e si sale per cui  si può salire la ripida scaletta di ferro, dall’alto si ammira il panorama sul Montefeltro.
Ora ci dirigiamo verso Piandimeleto, ma lungo la strada ci fermiamo alla locanda del Torrione, anche qui mangiamo ottimamente abbondanti piatti tipici con poca spesa. Seguiamo le coordinate per l’area camper, giungiamo sul piazzale con l’insegna di camper service, ma non lo troviamo, perciò parcheggiamo sull’asfalto sull’area adiacente al campo da basket e visitiamo questo borgo che termina con un bel castello ben conservato, ci mettiamo veramente  un quarto d’ora perché lampi e fulmini minacciano temporale, infatti appena arriviamo al camper si scatena un forte acquazzone.
Sotto la pioggia battente giungiamo a Mercatello sul Metauro, ci fermiamo all’area camper (N 43.647312 E 12.334402) che si trova a ridosso delle mura che circondano il centro storico. L’area è recintata su fondo bianco, al sole, dotata di scarico e carico gratuiti ed elettricità ma le colonnine non sono funzionanti, è adiacente agli impianti sportivi e ad una piccola area pic-nic con barbecue e altalene, niente tavoli. Appena spiove ne approfittiamo per una prima ricognizione del borgo, ci sono molte cose da vedere soprattutto la chiesa di San Francesco che ora è chiusa, tutto il borgo conserva l’aspetto antico e si snoda tra bei vicoli.

Km percorsi 52

Venerdì 8 luglio

Oggi il cielo è un po’ coperto e non c’è più il caldo afoso dei giorni scorsi. Troviamo il museo, dal quale si accede alla chiesa di San Francesco, aperto e ne approfittiamo per una visita guidata sia alla chiesa che al piccolo museo, restiamo molto soddisfatti sia per la bellezza degli affreschi e dei reperti che per la bravura del volontario che ci sa affascinare con le sue approfondite spiegazioni. Visitiamo i luoghi che ieri avevamo saltato, non molti in verità, e poi torniamo al camper per dirigerci a Sant’Angelo in Vado, qui non c’è un’area camper ma un bel parcheggio vicino alla COOP, a 5 minuti dal centro. Ci posizioniamo all’ombra di un albero e pranziamo. Dopo un paio d’ore andiamo a vedere anche questo borgo, è piccolino e in un’oretta lo giriamo tutto, molto belli il Duomo ed il Palazzo della Ragione.
Poiché è presto decidiamo di arrivare ad Urbania dove troviamo un parcheggio misto molto vicino centro storico (N 43.665833 E 12.522222), vi sono il camper service ed alcuni stalli per camper con elettrico ma proprio a ridosso di una strada trafficata, noi vogliamo solo fermarci per la visita alla città per cui parcheggiamo nell’ultima ombra rimasta. Per prima cosa visitiamo il palazzo ducale con museo civico ( ridotto € 2.00 a testa, intero € 3.00) e godiamo della bella vista panoramica dal torrione. Vi sono vari punti panoramici nel borgo, da uno si vede nella sua interezza il palazzo ducale. Non riusciamo a vedere nè il duomo, perché c’è la messa, né la chiesa dei morti, perché è chiusa. Poiché vi è un’altra area camper in zona andiamo a vedere se è più adatta a finire la giornata e a passare la notte, vi arriviamo in 5 minuti (N 43.67916 E 12.51277), si trova presso il complesso monumentale del Barco Ducale, vi sono alcune prese elettriche e camper service, su sterrato con pista ciclabile per la città. Noi a questo punto sentiamo l’esigenza di una sistemazione più nella natura e decidiamo di recarci presso la vicina Gola del Furlo, dove vi è la bella area attrezzata  Parco le querce (N 43.636620 E 12.700000), praticamente un campeggio vecchio tipo, come piace a noi (€ 18.00 al giorno, € 1.00 gettone doccia), non ci sono delimitazioni di piazzole, vi è molo spazio intorno a tutti i camper, c’è un blocco servizi puliti, camper service ed elettricità, varie panche e tavoli di legno e vecchi barbecue a disposizione. Noi ci posizioniamo in mezzo a quattro enormi querce che ci fanno ombra tutto il giorno. La proprietaria è molto cordiale e disponibile, ci offre la sua auto per andare ad Acqualagna a fare le spese, noi invece preferiamo andarci in bici poiché dista solo km. 2,5. Dal campeggio parte il sentiero che costeggia un torrente dove si può bagnarsi e che porta alla Gola del Furlo. Appena fuori dal campeggio c’è un ristorantino con una bella pergola dove mangiamo ottimamente, le porzioni sono abbondantissime, come ovunque qui nelle Marche. Poiché qui stiamo mon bene e in completo relax, decidiamo di rimanerci fino a martedì.

Km percorsi 50

Martedì 12 luglio

Ci rechiamo col camper fino alla località Furlo dove la strada si interrompe ed inizia il tratto pedonale fino alle gole, poiché al nostro arrivo inizia a piovere abbondantemente ed è ora di pranzo, decidiamo di mangiare in attesa che spiova. Dopo un paio d'ore ci incamminiamo per i circa due chilometri di strada interdetta al traffico, che costeggiano il torrente cha scorre tra due pareti rocciose. Il panorama è bello, si vedono anche caverne scavate dal fiume che erano abitate in epoca preistorica. Purtroppo ad un certo punto, proprio dove la vallata si apre, la strada si interrompe a causa di un cantiere di lavori di consolidamento della roccia.
Ci mettiamo in viaggio per Fossombrone e ci fermiamo in un grande parcheggio ( N 43.6895 E 12.8121) vicinissimo al centro ed alla caserma dei carabinieri. Questo borgo non ci entusiasma, è un susseguirsi di negozi e non c’è molto da vedere, Da qui andiamo alle vicine Marmitte dei giganti, tratto fluviale con grandi marmitte verticali, molto adatto a percorsi in canoa, lasciamo il camper al parcheggio che è subito dopo il ponte, la vista dall’alto è veramente spettacolare.
Da qui ci trasferiamo a Piobbico, L’area camper (N 43.5854 E 12.50964) è composta da 6 stalli nel verde ed è all’ombra di grandi alberi, vi sono camper service gratuito e corrente a pagamento, la strada, che costeggia un torrente, in determinate fasce orarie diventa ciclo pedonale, il posto è tranquillissimo. Poiché è tardi ceniamo e rimandiamo la visita a domani.

Km percorsi 48,5

Mercoledì 13 luglio

Appena pronti ci rechiamo subito al castello Brancaleone, 10 minuti di passeggiata lungo il corso d’acqua , e rimaniamo subito affascinati, optiamo per la visita libera e un volontario ci illustra benissimo il percorso e il contenuto delle varie sale. Il castello è molto bello nel suo aspetto esteriore ed è integro, molte sale sono affrescate, in particolare quelle greca e romana, alcune parti del castello sono dedicate a mostre che sono tutte molto interessanti, in particolar modo ci sono piaciute le sale riguardanti il lavoro maschile, in altre sale vi sono mostre di artisti contemporanei del luogo, molto particolari i lavori eseguiti con pezzi di metallo assemblati a formare soprattutto animali, notevole il grande cavallo posto all’ingresso del castello; dopo una accurata visita scendiamo sul borgo sottostante che offre degli scorci molto carini. All’uscita dalla città vecchia troviamo un negozietto di alimentari ancora aperto e compriamo dell’ottimo prosciutto crudo locale e del formaggio al tartufo, specialità di questa città. Ci fermiamo a pranzare in un ristorante lungo il viale principale dove però attendiamo più di un’ora per essere serviti poiché prima di noi servono completamente tutti gli operai, e sono molti, che abitualmente mangiano lì. Il pranzo è buono ma la snervante attesa ci rovina il piacere del cibo.
Prossima tappa è Apecchio, giungiamo all’area camper, anche questa vicinissima al centro storico (N 43.559463 E 12.419601) si tratta di  un parcheggio misto in una piccola piazzetta chiusa tra le case ed il fiume, ci sono il camper service, l’elettricità ed un tavolo picnic gratuiti. Visitiamo il piccolo borgo con il suo ponte medievale a schiena d’asino e la chiesetta di Santa Lucia, seguiamo il percorso organizzato dal comune e in un’ oretta vediamo le cose più interessanti,  come ultima tappa ci fermiamo al bar del palazzo Baldini dove ha anche sede il museo dei fossili, e, poiché è tutto chiuso, ci fermiamo per una buona birra, dato che questa è la città della birra.
Da qui ci portiamo per la notte a Cagli, arriviamo nel grande parcheggio degli impianti sportivi (N 43.548889 E 12.651944), non ci sono servizi e per arrivare al centro c’è un km in salita. Appena giunti ci rendiamo conto che è impossibile pernottare poiché si stanno facendo le prove per il palio che si terrà pensiamo domenica, per cui il parcheggio è pieno di macchine e vi è un grande frastuono di tamburi  per i figuranti, c'è il tiro con l’arco, chi si esercita in vari giochi di abilità, chi fa correre le botti, insomma una grandissima confusione. Decidiamo di rimandare ad altra occasione la visita alla bella città e proseguiamo verso la meta successiva: Pergola, che ci risulta avere un camper service (N 43.56558 E 12.83615), quando arriviamo è quasi buio ed abbiamo la brutta sorpresa di trovare la piccola area posta tra i piloni di un cavalcavia già interamente occupata da auto e camper di stanziali, per fortuna arrivando avevamo notato un grande parcheggio nella città moderna, per cui ci dirigiamo lì, dove ci sono alcune auto e un camper e finalmente ci fermiamo.

Km percorsi 66

Giovedì 14 luglio

Rinunciamo anche alla visita di Pergola e decidiamo di portarci sui monti Sibillini per sfuggire al gran caldo in arrivo nei prossimi giorni. Arriviamo a San Ginesio (città amica dei camperisti) percorrendo tutte strade provinciali, a tratti anche molto strette e dissestate, ma panoramiche e completamente immerse nel verde. Troviamo una piccola area Camper da 8 posti (N 43.1092 E 13.31637) con camper service , elettricità tutto gratuito, su ghiaino, recintata ed illuminata, gli stalli sono molto larghi, si possono mettere tavolo e sedie ed aprire il tendalino. E’ proprio sotto alle mura e dalla parte opposta della strada c’è la piscina comunale scoperta che con € 8.00 dà diritto ad una giornata di ingressi anche spezzati con sdraia e ombrellone, all’estremità dell’area invece vi sono i campi da tennis con docce e bagni e lavelli che sono gentilmente messe a disposizione anche dei camperisti, inoltre vi è uno spazio gioco per i più piccoli e un’ area per cani. Ci posizioniamo comodi e verso sera facciamo una passeggiata in centro, peccato che il terremoto qui abbia fatto molti danni che hanno rovinato la magnifica chiesa Pieve Colleggiata, impalcature sono visibili in tutti gli edifici e fanno una grande tristezza, la piazza è ampia e ospita un teatro con bassorilievi interessanti ed una statua. All’ufficio turistico ci vengono fornite molte spiegazioni e dépliant, l’addetta è molto gentile e ci invita a rivolgerci a lei in caso di necessità, ci indica anche alcuni posti dove andare nei prossimi giorni. Decidiamo di rimanere fino a sabato e di approfittare della piscina.

Km percorsi 106

Sabato 16 luglio

Iniziamo il giro del parco dei monti Sibillini dirigendoci subito verso Fiastra con la speranza di trovare ancora posto in libera, arrivati alla diga tutti i posti dove fermarci sono già occupati, sia nei parcheggi che a lato strada, troviamo dei parcheggi ancora liberi scendendo lungo il bel lago turchese, ma purtroppo non sono adatti a noi perché in pieno sole (noi abbiamo una gatta in camper) e con una ripida discesa su ghiaino per raggiungere il lago. A Fiastra vi è un’ area camper ma visto la gran massa di gente, decidiamo di tornarci in altro periodo. Continuiamo il giro e ci dirigiamo verso Ussita, i panorami sono molto belli ma non ci sono rientranze per fermarsi ad ammirarli e fotografarli. Scendiamo a Visso, qui c’è un’ area sosta gratuita abbastanza fuori del paese su asfalto e lato strada,con elettrico a pagamento ( € 0,80 all’ora), noi proseguiamo e arriviamo all’area camper di Ussita (N 42.9432 E 13.13588) su sterrato con piccole piazzole delimitate da cordoli e uno spazio per il tavolino (€ 10.00 per 24 ore comprensivo di tutto, pagamento con monete per gettoniera), pur essendo lato strada non è per niente disturbata, mentre dal lato opposto scorre un bel torrente. Il paese è veramente distrutto dal terremoto e tutti i moduli abitativi dove abitano le poche persone rimaste fanno molta tristezza. Compriamo un po’ di prodotti tipici e facciamo una passeggiata, proseguendo per la strada principale troviamo una bella area pic-nic ai margini del bosco dove vi stanno parecchi camper ma con divieto di campeggio, vi sono molti tavoli e caminetti. Poiché domani è domenica prevediamo di trovare molto caos in giro, anche perché continuano a passare camper e macchine in continuazione, per cui decidiamo di starcene qui tranquilli fino al primo pomeriggio di domani.

Km percorsi 57,5

Domenica 17 luglio

Dopo la siesta pomeridiana ci muoviamo, fa un gran caldo, ci fermiamo all’area camper di Preci (N 42.87946 E 13.04119), è tutta al sole, ci stanno una decina di camper, ci sono camper service ed elettricità gratuiti, è bella spaziosa e  piazzole sono ampie e si può aprire il tendalino. L’area è accanto ad un ruscelletto su una bella zona ombrosa, da dove parte il sentiero ripido e dissestato che sale al borgo vecchio, c’è un mulino ad acqua adibito ad ufficio informazioni, qui ci sconsigliano la salita perché molto faticosa, per cui facciamo una passeggiata nel paese basso.

Km percorsi 20

Lunedì 18 luglio

Al mattino ci portiamo col camper su al borgo vecchio di Preci dove troviamo uno slargo per parcheggiare, siamo proprio sul punto più alto del paesetto e scendiamo per le stradine lastricate, anche qui purtroppo il terremoto ha fatto disastri e i pochi edifici sono molto rovinati, peccato perché è molto coccolo. Da qui proseguiamo il giro dei monti Sibillini e ci fermiamo all’area camper di Castelsantangelo sul Nera (N 42.88997 E 13.15238) l’area è piccolina, con stalli stretti e con allaccio elettrico a pagamento. Siamo sotto il sole cocente e pranziamo forzatamente in camper. Nel pomeriggio andiamo al paese nuovo a far un po’ di spesa, qui ci dicono che non si può accedere al borgo vecchio perché è ancor tutta zona rossa, compriamo, presso la norcineria della carne e dei prodotti locali molto buoni e riceviamo in omaggio delle salsicce. La strada che ci ha portato all’area camper prosegue con direzione Castelluccio tra paesaggi molto suggestivi; un paio di chilometri prima del paese arriviamo su un pianoro, Forca di Gualdo, molto bello con una chiesetta ed una vecchia fontana, da qui partono due strade dismesse e dei sentieri, c’è un bel fresco e decidiamo che questa è la più bella area camper che potessimo trovare. Ci organizziamo per cuocere la carne comprata ed arriva un altro camper che sentendoci intenzionati a trascorrere lì la notte, decide di imitarci, mentre ci scambiamo le impressioni di viaggio, una volpe sbuca dagli arbusti ad un paio di metri da noi e non ci abbandonerà finché non ci ritireremo per dormire, durante la cena all’aperto, con tanto di felpa, appare sul pratone antistante anche un cervo. Lasciamo degli avanzi di cibo per la volpe che prontamente si fionda a mangiarseli.

Km percorsi 37

Martedì 19 luglio

Al mattino ci svegliamo con un bel sole, ma certamente non un caldo afoso, c’è un addetto del comune che sta tagliando l’erba e ci avvisa che nell’area del parco è vitato il campeggio, pertanto non possiamo tenere aperti i finestrini ne tanto meno mettere i cunei. Decidiamo di provare il sentiero che parte dal lato opposto della strada e attraversa un pascolo e costeggia una zona interdetta perché adibita a stazione di alimentazione dei rapaci, il sentiero è molto bello e non faticoso, procede quasi in piano e all’interno del bosco, dopo un’oretta di passeggiata, visto che non abbiamo idea dove conduca, ritorniamo sui nostri passi e riprendiamo il camper. Nel pomeriggio raggiungiamo Castelluccio attraversando una distesa di  coltivazioni di lenticchie in fiore; il borgo è completamente diroccato mentre la strada è costeggiata da bancarelle che sembra di essere al mercato. Ci fermiamo all’area camper (N 42.8289 E 13.21479) che è su sterrato e un po' in pendenza, è dotata di camper-service ma non di attacchi elettrici, i posti sono praticamente tutti occupati e i camper sono molto ravvicinati, vista la situazione decidiamo di proseguire verso Arquata del Tronto, compriamo le lenticchie alla cooperativa e del buon formaggio da un ambulante che troviamo ad un valico dove c’è solamente lo spazio per fermarsi brevemente, peccato perché avremmo fatto volentieri una sosta. Arrivati ad Arquata non ci fermiamo in quanto è completamente distrutta e lungo la via vi sono solo prefabbricati. Da qui iniziamo il viaggio di ritorno, puntiamo ad Amandola, costeggiando sempre il parco dei Monti Sibillini, arriviamo all’area di sosta (N 42.9762 E 13.3524). L’area è su prato verde, delimitata da steccato e subito fuori vi è il camper-service. Visto che è quasi ora di cena, facciamo due spese al vicino supermercato e rimandiamo la visita a domani.

Km percorsi 77

Mercoledì 20 luglio

Prendiamo la strada principale che sale al borgo più dolcemente, arrivati alla bella piazza principale, troviamo, purtroppo, dei banchetti del mercato che rovinano l’atmosfera e le foto, qui, vi è l’ufficio informazione che ci indica il percorso da seguire per vedere i principali monumenti, anche questo borgo porta i segni del terremoto, ma in modo meno grave. In un paio d’ore giriamo in lungo e in largo per i vicoli e scendiamo verso il camper seguendo la strada delle mura che è molto panoramica ma molto ripida. Dato il gran caldo, apriamo il tendalino e pranziamo fuori. Ora la nostra prossima meta è Mergo (N 43.47412 E 13.036), dove ricordiamo esserci una bella area sosta con lavelli e servizi e ombreggiata, ideale per queste giornate caldissime. Vi arriviamo verso sera ma con nostro disappunto troviamo l’area chiusa per lavori di ristrutturazione. Non ci resta che proseguire verso Staffolo (N 43.43901 E 13.17586), anche qui stanno facendo dei lavori di miglioramento ma l’area è comunque agibile, vi sono il camper-service e attacchi elettrici gratuiti e un piccolo stabile con bagno con all’esterno un lavandino e una vasca per lavare. L’area è piccola 4/6 posti ed è contigua ad un prato molto alberato con due bei caminetti, una fontana e vari tavoli con panche.

Km percorsi 153

Giovedì 21 luglio

Al mattino siamo svegliati dai rumori dei lavori, gli operai ci spiegano che stanno costruendo una casetta in legno e si scusano per il disagio che ci arrecano. Con molto comodo, dato il gran caldo, ci avviamo per la visita al paese che dista circa 1 km. Ma poiché tutto il percorso è su strada asfaltata e assolata ad un certo punto rinunciamo per il troppo caldo. Nel pomeriggio ci spostiamo a Corinaldo, borgo che già conosciamo e dove sappiamo esserci un’area sosta molto accogliente (N 43.64726 E 13.04889), 14 piazzole ampie con possibilità di apertura tendalino, alberata su un lato, con area pic-nic sul lato opposto e dotata di camper-service, allacci elettrici e fontane. Troviamo un bel posto ombreggiato e ci avviamo per una passeggiata prima di cena.

Km percorsi 48

Venerdì 22 luglio

La mattina è dedicata ad una visita completa del borgo, che è veramente bello e ben conservato. Purtroppo il caldo è veramente debilitante, specialmente per la nostra gatta che è costretta a rimanere sempre all’interno del camper, quindi vedendo il meteo decidiamo di ritornare per l’ultimo giorno di vacanza a Sant’Agata Feltria dove dovrebbe esserci qualche grado in meno e l’area è accogliente e in parte ombrosa.  Arriviamo verso sera e ritroviamo il posto che abbiamo occupato all’andata e che nel pomeriggio è completamente all’ombra, pertanto decidiamo di trascorrervi tutta la giornata di sabato e ripartire domenica mattina.

Km percorsi 118

Sabato 23 luglio

Al mattino andiamo a vedere la rocca delle fate, visto che l’altra volta era chiusa, si è rivelata un visita piacevole, le sale sono tutte dedicate al mondo delle fiabe con degli allestimenti molto ben curati e piacevoli anche per gli adulti.

Km percorsi 212

Km totali 1326

 

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