Mercoledì 13 giugno - Sosta a Goreme

Questa notte abbiamo dormito meglio perché il rumore delle mongolfiere si è sentito meno. Sveglia alle 7.00 in quanto ieri sera abbiamo prenotato in campeggio il green tour (90 lire a persona, tutto compreso, anche il pranzo), partiamo alle 9.15 dal camping con un pulmino e ci rechiamo a Goreme in agenzia, attendiamo l'arrivo degli altri 6 partecipanti, intanto la guida si presenta e ci offre un the, la ragazza parla inglese, lo parla molto bene, per cui va veloce e facciamo fatica a capire le sue spiegazioni. Partiamo per il alle 9.45 e dopo un'oretta arriviamo a Derinkuyu, la città sotterranea di 8 piani, di cui sono visitabili i primi 5. Il percorso si snoda attraverso un saliscendi di cunicoli a volte molto stretti e lunghi, da percorrere piegati in due tanto sono bassi. Qui vivevano migliaia di cristiani perseguitati (anche fino a 10.000), l’aerazione è assicurata da 52 camini profondi 70/80 metri che fungevano anche da pozzi per la raccolta dell’acqua. La visita non è adatta a chi soffre di claustrofobia, (per chi vi si reca singolarmente il ticket è di 15 lire a persona). Ci rimettiamo in viaggio e dopo circa mezz'ora arriviamo a Ihlara valley, si tratta di un canyon profondo 100 m e percorso in tutta la sua lunghezza da un fiume (il ticket per chi non è con i tour organizzati è di 8 lire); scendiamo una scalinata di 400 gradini e troviamo anche qui delle chiese scavate nel tufo ben affrescate; iniziamo una passeggiata di 4 chilometri in questa valle lussureggiante, a circa tre quarti del percorso troviamo un punto di ristoro molto caratteristico, con delle zattere adibite a solottini e dove alcune donne turche preparano ottime gozleme (sono simili alle piadine) fatte secondo il loro rito. Arrivati alla fine della valle la guida ci porta a mangiare al ristorante Anatolia, lungo il fiume dove ci sono stanze di iuta galleggianti con il tavolo basso e i cuscinoni intorno, mangiamo molto bene, la focaccia che funge da pane è veramente squisita e così anche la zuppa che ci viene servita, di secondo possiamo scegliere tra vari tipi di piatti di carne o pesce di fiume, il tutto è completato con una porzione di verdura cruda croccantissima e una fetta di anguria (solo la bibita è a carico nostro). A questo punto torniamo in vettura e andiamo a visitare il monastero di Selime che si trova alla fine della valle di Ihlara, a circa 30 km da Aksaray (importante centro sulla via della seta), anche questo è un monastero scavato sempre nel tufo, per visitarlo ci si inerpica lungo canalette nel tufo, il percorso non è dei più semplici e poco adatto ai bambini, in quanto non ci sono protezioni nei punti più esposti; la struttura architettonica è molto bella, sono visibili tracce di affreschi. E’ possibile passare da un piano all’altro attraverso passaggi interni costituiti da bozze di gradini e stretti cunicoli (a volte anche scivolosi) che mettono in comunicazione le varie stanze. E' una faticaccia, specialmente dopo aver mangiato, ma ne vale la pena. Riprendiamo il viaggio e dopo una buona ora ci fermiamo su una terrazza naturale Yaprakhisar che domina la valle di Goreme, da dove ammiriamo la valle nella sua interezza, Poco più avanti ci si ferma in un altro punto panoramico, prima di andare a visitare un laboratorio di lavorazione dell'onice, dove volendo è possibile fare acquisti. Verso le 19.00, salutati i compagni di viaggio e la guida, l'autista torna con noi al campeggio, siamo stati soddisfatti di questa scelta sia da un punto di vista economico che per le cose viste. A questo punto, anche se sta andando via il sole, è d'obbligo un tuffo in piscina per rinfrescarci nell'acqua molto fredda, concludiamo la serata con una cena a base ottimi spiedini di maiale, portati da casa.


Chilometri percorsi 0

 

Gallerie fotografiche

 

 

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